L’orologio giri a vuoto un altro giro di giostra
Non ricordo come son finita a letto ma non importa
Prepararsi per non uscire nel parchetto in fondo alle scale
Ma tanto vale, ti guarderò controluce inventando un epilogo diverso e un gran finale
Un giorno forse mi lascerò tatuare un morso dalla tua bocca color fragola
siamo sempre diversi e siamo nello stesso posto, a tavola…
se mi allungo con le dita e mi sporgo tutta potrei persino pensare che ceniamo assieme
incrociarti la schiena e coi polpastrelli di spalle chiederti se mi allunghi il vino
che ogni effusione vale sì ma sempre dietro un vetro perlomeno il reale
una volta ti avrei chiamato mostro
ma non mi sembra più cosi tanto giusto
che per me alla fine era un complimento
era volerti bene e provarne spavento
ma ha scavallato la stagione e negato ogni contatto
tu mi turbi sempre… ma non me lo concedo più, è un fatto.