Antonio Diodato, prende il suo nome d’arte semplicemente dal cognome.
Questo già ci dice molto di lui.
Si perché Diodato sta nel suo. Non lo vedi mai andare un po’ più là.
Non si mostra, non esagera, non si nota.
Posato, misurato, elegante, qualcuno (io) direbbe noioso.
Ma c’è chi apprezza.
Se infatti come vi raccontavo nella prima scheda ho almeno 12 amiche innamorate di Gazzelle, ne ho almeno il triplo innamorate di Diodato.
« Nella musica di oggi c’è una guerra di numeri, sembra che i numeri debbano qualificare tutto e sentivo che ci voleva un percorso diverso » ha raccontato al Corriere.
Effettivamente questo ragazzo tutto è, tranne numeri.
Diodato è anima. E a volte l’anima batte i numeri.
Nel suo caso è successo nel 2020, quando ha vinto con “fai rumore”.