Ode alle pance rotonde, alle curve che
tracimano dai jeans, ai pizzicotti di
carne che puoi prendere dai fianchi
quando si avvitano e spogono un pò
timorosi e un po’ baldanzosi dalla vita.
Ode alla vita che eccede, che è
sempre quel kilo da togliere, oppure
molti altri da aggiungere se è la
cartolina di una vita che arriva. Ode
alla mamma mia e alla mamma tua,
che non saremmo qui a leggerci,
ascoltarci e parlare se qualcuno non si
fosse messo d’impegno
un giorno spaccamondo di decadi fa e non
avesse fatto una scommessa
abbondante in un +, in un noi, in uno
in più e una idem da aggiungere alla
conta, a rovesciarci di vita in giro per
la cartina dei paesi, a farci sognare, a
farci innamorare e inventare il futuro.Ancora.
Grazie, Mamme!