Mxs Sunday OUT 5
Creato il 26 Gennaio 2021
Scritto da Eleonora Fiorani
Amo le poetesse e i poeti, amo le parole, amo coloro che ne fanno un uso magistrale nel dosarne grazia e potere.
Questa settimana vado out perchè il WE se l’è portato via un compleanno che mi stava particolarmente a cuore… e così sia.
Stoned this round again.
Questa settimana vado anche bilingual perchè fra impegni, lavoro e scommesse, l’inglese è davvero il passepartout che se li ingloba tutti i miei sparsi cimenti, e ormai, pur dopo un grande non-amore-iniziale, è finita per diventare la mia lingua creativa….
E faccio un collage di cose (chi segue da un pò è ormai avvezzo allo stile rabdomantico dei miei accostamenti, e gradirà, se continua a rimanerne connesso)… Faccio un collage di cose, dicevo, che mi hanno lasciato di stucco, ammaliato e rapito so far, facendomi fermare proprio adesso, pur essendo forse lì da sempre per molti …
In un’altra settimana del mio fare errando… copio e incollo selvaggiamente spunti da:
un poeta evergreen e una poetessa in erba su cui scommetto un gratta e vinci,
diventasse mai una nuova leva del bislacco mondo della poesia contemporanea…
let’s see 😉
David Bowie
From STATION TO STATION, his album released on the 23rd of Jan 1976
(out in the same day of my h. B.Day – that’s my real hype this week guyz-
I’ll paste some great great line from Bowie’s genius that are meaningful to me… )
From where dreams are woven
Bending sound, lost in my circle, dredging the ocean
Here am I, flashing no color tall in my room overlooking the ocean
…
Once there were sun birds to soar with and once I could never be down
I got to keep searching and searching
Oh, what will I be believing and who will connect me with love?
Have you sought fortune, evasive and shy?
Well, drink to the men who protect you and I
Oh, drink, drink, raise your glass, raise your glass high
I’m thinking that it must be love
It’s too late to be grateful, it’s too late to be late again”
From Memorie di Stalkers non esercitanti
-Ripiantare un fiore-
Non saprai mai abbastanza
quanto ti abbia amato in questa stanza,
grande lo spazio di un letto
su un materasso di fiori auguranti
sotto una lampada rotonda e incombente come un ufo privato.
Non saprai mai quanto divertimento
mi abbia regalato l’assenza del tuo portento.
E mica potrò spiegartelo mai davvero,
lo porterò in grembo come un piccolo cuore
inventato per te sul momento
marinato fra un bacio e un asporto
riapparso dal mucchio, un bocciolo diverso.
Verità , bel patatrac! Tu mai oscena ma inenarrabile resti!
Come un gelato cascato sul marciapiede
leccandone solo la panna al primo assaggio
come un’avance abdicata tartagliando rossore
come le ore piccole e nuove
come il terzo giorno di dieta davanti a un tiramisù
come te che un attimo ci sei e poi non più…
Imprendibile ed esatto ci rovescerà forse quel sogno
e il languore della tua bocca vuota retrogusto amarena
e i tuoi polpastrelli che picchiettavano la mia schiena.
E non saperlo mai, mai più con le parole
Ti arriverà dal petto con un timbro nuovo
sfoderato in bianco e nero coi giacconi in autunno
Marinato a piedi nudi dall’inverno
Incartato a colori perché sbocci in primavera.
Ti girerò solo attorno come un sole,
Pornografica nel mio bisogno di bene…
Ti verrà la voglia di portarmi al mare
di portarmi una rosa, ripiantare un fiore.