Come vi piacciono le storie?
Non racconterò storie stasera, forse mai. Non sono la persona giusta.
Ne mangio tante, ne divoro così tante che poi il mio organismo non regge e il metabolismo produce solo suggestioni.
Ma ve ne posso parlare, storie come argomento di chi storie forse non ha mai vissuto se non nel sogno, nel momento in cui il nostro io inconsapevole diventa sceneggiatore, regista e montatore di esperienze vissute e desideri insoddisfatti.
Il mio regista interiore è affamato e brutale, le storie non gli bastano mai, e mi trovo quindi ad alimentarlo costantemente.
Libri.
Film.
Videogiochi.
E serie tv, tante serie tv.
Queste ultime ci piacciono molto, vero sig. Regista Inconscio?
Quante storie e quante immagini già pronte, preparate appositamente per il tuo appetito, pietanze prelibate da divorare succhiandole direttamente dalla confezione.
Sediamoci sul divano o stendiamoci sul letto, accendiamo portatile o televisione e mettiamoci comodi.
Le storie hanno bisogno di membra rilassate e di un ambiente ospitale pronto ad accogliere viaggi in terre lontane, battaglie epiche nelle corsie di ospedali o nelle aule di un tribunale, eroi e farabutti, amori impossibili, e il cattivo di turno.
Che l’incanto abbia inizio con l’incanto di ogni inizio, cioè una sigla.