Irama era quello con gli orecchini di piuma.
Vi ricordate?
Il suo nome d’arte, ottenuto anagrammando il secondo nome Maria, significa “ritmo” in lingua malese. Esordisce ufficialmente sulla scena musicale partecipando al Festival di Sanremo nel 2016 nella categoria “Nuove Proposte”, ma sale alla ribalta nel 2018 con la vittoria ad Amici di Maria De Filippi. Poi ha partecipato a Sanremo nell’edizione del 2019, a quella del 2021 e a quella del 2022. Un anno di pausa giusto per non sembrare dipendente ed eccoci di nuovo qui.
Rimane nella memoria la sua sfiga colossale durante Il Sanremo del covid, dove partecipò con un videoclip invece che live perché un suo collaboratore era positivo.
Con questa quota di sfiga, quest’anno dovrebbe essere tranquillo, ma vediamo.
Alla sua quinta partecipazione a Sanremo dove porterà un altro di quei pezzi che appena lo ascolti dici mamma mia che monnezza e il minuto dopo la stai cantando a squarciagola.
Non è colpa nostra, Irama è così. Assolviamoci.
Anche se relativamente alla canzone di questo Sanremo ha dichiarato: “Sarà un Irama diverso dal solito quello che si vedrà sul palco dell’Ariston . Basta eccessi e orpelli, adesso mi ispiro a Guccini”
Io comunque vorrei avere un centesimo della sicurezza personale di questa gente.
Ha poi aggiunto: “Quest’ anno contano la canzone e la musica”.
Quindi forse anche niente orecchini di piume.
Vedremo.
Io nel dubbio intanto chiedo scusa a Guccini da parte di tutti.